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Influenza da nuovo virus A/H1N1

L’EFSA sta seguendo i casi di focolai di influenza da nuovo virus A (inizialmente definita “influenza suina”), segnalati in un primo tempo tra esseri umani in Messico e negli Stati Uniti e comunicati all’Organizzazione mondiale della sanità. In linea con il suo mandato, l’EFSA sta monitorando la situazione con particolare riguardo alla salute animale e alla sicurezza alimentare.

Il virus responsabile dell’attuale focolaio umano d’influenza, riscontrato anche in un allevamento di maiali in Canada, è un nuovo ceppo del virus H1N1 dell’influenza che contiene componenti genetiche di virus influenzali suini, aviari e umani in una combinazione mai osservata prima d’ora. Questo nuovo virus nasce, infatti, da un riassortimento genetico di virus diffusi tra i suini in Europa, Asia e America sin dal 1998.

I virus dell’influenza di tipo A possono infettare gli esseri umani (influenza umana) e una grande varietà di animali, tra cui i maiali (influenza suina), gli uccelli e il pollame (influenza aviaria). I virus dell’influenza colpiscono normalmente le vie respiratorie e si trasmettono abitualmente attraverso la stretta vicinanza o il contatto diretto con persone o animali infetti.

L’EFSA non è a conoscenza di prove scientifiche che attestino che i virus dell’influenza sono trasmissibili all’uomo attraverso il consumo di carne come quella di maiale e di prodotti a base di carne di maiale.

Ruolo dell'EFSA

Il compito dell’EFSA è di fornire ai gestori del rischio in Europa consulenza scientifica obiettiva su eventuali problemi relativi alla salute e al benessere degli animali, su aspetti zoonotici e di sicurezza alimentare. L’EFSA è in stretto contatto con il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie e con la Commissione europea ed è pronta a fornire qualsiasi tipo di consulenza scientifica venisse richiesta.

Anche l'EFSA contribuisce con le sue competenze all'elaborazione di studi sperimentali sui suini, per indagare diverse questioni tra cui la suscettibilità dei maiali a infezioni dal nuovo virus H1N1 e il potenziale del virus stesso di diffondersi tra i suini. Al momento tali studi vengono condotti dal Laboratorio comunitario di riferimento con fondi provenienti dalla DG Ricerca della Commissione europea e dai Centri nazionali di ricerca di vari Stati membri.

Il 9 giugno 2009 l'EFSA ha preso parte a una riunione di brainstorming di scienziati, valutatori del rischio e gestori del rischio sul tema dell'influenza da nuovo virus influenzale di tipo A(H1N1), organizzata dalla Commissione europea con il sostegno dell'ECDC e dell'EFSA. La riunione verteva sui potenziali rischi posti dal virus in termini di possibile trasmissione tra essere umani e animali. Hanno partecipato anche scienziati provenienti dai settori della sanità pubblica, della salute animale e della sicurezza alimentare dell'Unione europea, degli USA, del Canada e della Russia. 

È possibile che questo nuovo virus dell’influenza A/H1N1 si trasmetta all’uomo attraverso il consumo di carne di maiale o di prodotti a base di carne di maiale?

Il virus responsabile dell’attuale focolaio d’influenza è un nuovo ceppo del virus H1N1 dell’influenza. La trasmissione dei virus influenzali avviene abitualmente mediante contatto diretto o stretta vicinanza con gli individui o animali infetti. L’EFSA non è a conoscenza di prove scientifiche che attestino che i virus dell’influenza siano trasmissibili all’uomo attraverso il consumo di carne, come quella di maiale o prodotti a base di carne di maiale.

Anche se i maiali fossero esposti a questo nuovo virus e lo si trovasse nella loro carne, un’adeguata cottura (a una temperatura interna di 70°C) basterebbe a uccidere il virus, come avviene per altri virus e batteri. Quanto alle pratiche di lavorazione della carne e dei prodotti a base di carne, non vi sono specifiche precauzioni da prendere se non seguire il solito consiglio di attenersi a una buona igiene degli alimenti

E le persone che mangiano carne di maiale cruda?

L’EFSA non è a conoscenza di prove scientifiche che attestino il rischio di contrarre i virus dell’influenza dal consumo di carne di maiale, indipendentemente dal tipo consumato. Tuttavia, anche se ad alcuni piace la carne cruda, è sempre valida la raccomandazione di evitarla, per prevenire eventuali rischi di malattie di origine alimentare. Se si cuoce la carne in modo adeguato, si uccidono i batteri o i virus eventualmente presenti nei cibi. È sempre raccomandabile seguire scrupolose pratiche d’igiene in cucina, lavarsi le mani e pulire tutte le superfici e gli attrezzi con detersivo dopo aver maneggiato la carne cruda.

Che cos’è l’influenza suina?

L’influenza suina è un’infezione virale comune nei maiali, causata dal virus dell’influenza di tipo A. Il tasso di mortalità è basso e la guarigione avviene normalmente nell’arco di 7-10 giorni. Sporadicamente l’influenza suina può trasmettersi all’uomo attraverso la stretta vicinanza o il contatto diretto con maiali, ma in genere non dà esiti gravi. Diversamente dall’influenza da nuovo virus A/H1N1, la trasmissione da uomo a uomo di solito non si osserva.

Fonti d’informazione sul focolaio dell’influenza da nuovo virus A/H1N1:

Informazioni sull’influenza suina classica: