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Parere dell’EFSA su quattro sostanze usate per decontaminare carcasse di pollame:valutazione degli effetti sulla tolleranza batterica e sulla resistenza antimicrobica.

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha condotto una valutazione sulla possibilità di un’aumentata tolleranza batterica e resistenza agli antibiotici[1]derivante dall’uso di quattro sostanze antimicrobiche[2] impiegate per decontaminare carcasse di pollame[3]. Il gruppo di esperti scientifici dell’EFSA sui pericoli biologici (BIOHAZ) ha concluso che, nonostante una documentazione di lunga data sull’uso, non esistono dati pubblicati che indichino che le quattro sostanze[4] possano condurre a un incremento della tolleranza batterica alle stesse o a una maggior resistenza  agli antibiotici terapeutici e altri agenti antimicrobici. Il gruppo di esperti ha comunque incoraggiato ricerche ulteriori sull’eventualità di un incremento della tolleranza batterica a questi tipi di sostanze, e sulla possibilità della loro resistenza agli antibiotici terapeutici e ad altri agenti antimicrobici.

Il gruppo di esperti scientifici BIOHAZ ha osservato che vi era sì qualche prova indicante  una tolleranza batterica ad altre sostanze antimicrobiche o biocidi[5] non oggetto del parere in questione. Ma tuttavia questi dati erano o basati su esperimenti di laboratorio, che non sempre rispecchiano situazioni di “vita reale”, o risultavano dall’uso improprio dei biocidi.

L’EFSA ha emanato parecchi pareri nel 2005 e nel 2006 in merito a queste quattro sostanze antimicrobiche, riferiti sia alla sicurezza del loro impiego alimentare sia alla loro efficacia Corretto funzionamento di qualcosa rispetto a standard predefiniti o alle aspettative. nell’eliminare o ridurre i batteri. Nel valutare le quattro sostanze, il gruppo di esperti dell’EFSA sugli additivi alimentari, gli aromatizzanti, i coadiuvanti tecnologici e i materiali a contatto con gli alimenti (AFC) ha concluso che, sulla base dei dati disponibili, non sussistono motivi di preoccupazione quanto alla loro sicurezza, se vengono rispettate le condizioni di utilizzo proposte. Da parte sua il gruppo di esperti BIOHAZ ha esaminato l’efficacia di una delle quattro sostanze, i perossiacidi, e ha affermato che, a causa di insufficienti dati a disposizione del gruppo, compresi quelli forniti dal richiedente, non era in condizione di affermare se queste sostanze effettivamente eliminino o riducano i batteri nel pollame.

Di seguito sono indicati i pareri precedenti adottati dall’EFSA in relazione alle quattro sostanze:

Gruppo AFC:

Gruppo BIOHAZ:

Documento congiunto AFC-BIOHAZ di orientamento per la presentazione dei dati:

  • I gruppi di esperti BIOHAZ e AFC dell’EFSA hanno anche emanato un documento guida congiunto in merito alla presentazione dei dati per la valutazione della sicurezza e dell’efficacia delle sostanze per l’eliminazione della contaminazione microbica in superficie negli alimenti di origine animale

[1] La resistenza agli antibiotici è la capacità di un microrganismo o microbo (ad es. batteri o funghi) di resistere agli effetti di un antibiotico. Si tratta di un tipo specifico di resistenza ai farmaci.
[2] Sostanze antimicrobiche: biossido di cloro, cloruro di sodio acidificato, fosfato trisodico e perossiacidi.
[3] Tali sostanze vengono attualmente impiegate negli Stati Uniti per eliminare o ridurre la quantità di batteri quali salmonella o campylobacter nel pollame. Ad oggi nessuna di queste sostanze è autorizzata nell’UE per l’impiego, ma l’uso potrebbe esserne consentito nell’ambito della legislazione comunitaria (regolamento (CE) n. 853/2004) in seguito ad approfondita valutazione scientifica.
[4] Entro le proposte condizioni di utilizzo.
[5] Sostanze chimiche utilizzate per eliminare parassiti, erbe infestanti, funghi, ecc. In particolare pesticidi, erbicidi o fungicidi.

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