Salta al contenuto principale

L'incertezza nelle valutazioni scientifiche

Non si può mai essere completamente certi del futuro, né in campo scientifico, né nella vita quotidiana. Anche quando vi sono prove solide che qualcosa accadrà, vi sarà quasi sempre incertezza Concetto scientifico usato nell’ambito della valutazione del rischio per descrivere tutti i vari tipi di limiti nelle conoscenze disponibili al momento in cui si effettua la valutazione, in base alle risorse concordate. Tali limiti influiscono sulla probabilità dei possibili risultati della valutazione. circa l'esito. Ma tenendo conto di tale incertezza, saremo spesso in grado di assumere decisioni migliori e più trasparenti circa le cose che possono influenzare il risultato.

Note informative

Valutare e tenere conto degli elementi che danno adito a incertezza è una normale componente del lavoro scientifico e della nostra vita quotidiana. Ad esempio i meteorologi analizzano le immagini dai satelliti per fare previsioni del tempo. Accade di rado che siano sicuri al cento per cento di cosa accadrà. Così, quando fanno una previsione, di solito indicano quanto essa sia probabile. Se dicono che c'è una "forte possibilità" di pioggia, probabilmente deciderete di prendere l’ombrello prima di uscire. Se la possibilità di pioggia è "lieve", tenderete a lasciare l'ombrello a casa. Se il meteorologo utilizza percentuali - una probabilità del 90% o del 10% di pioggia - per molti di noi il messaggio diventa ancora più chiaro.

Analoghi principi si applicano alla sicurezza alimentare. Ad esempio agli scienziati può venire richiesto di valutare la sicurezza di un nuovo alimento, di un pesticida Sostanza usata per uccidere o controllare gli organismi nocivi, compresi gli organismi portatori di malattie e gli insetti, gli animali e le piante indesiderati. o di batteri veicolati da alimenti. Se le evidenze scientifiche o conoscenze sono lacunose, essi cercano di spiegare in che modo questo margine di incertezza può influire sulle loro conclusioni.

Essi svolgono cioè una "valutazione del margine di incertezza" per individuare e descrivere i fattori di incertezza scientifica, e spiegarne le implicazioni per chi dovrà poi assumere decisioni. Potranno indicare se vi sarà più di un risultato possibile, oppure no, e la relativa probabilità di ciascuno di essi.

Così come per le previsioni del tempo, la percentuale di certezza (ad esempio il 10%, 50% o 90%) è un'informazione importante chi dovrà poi assumere decisioni, che  diventa cruciale se le decisioni hanno importanti ripercussioni per la salute delle persone, degli animali e dell'ambiente.

Notizie recenti

Agosto 2023 Un nuovo tutorial multimediale offre un'introduzione pratica all'uso dei documenti guida dell'EFSA sull'analisi e la comunicazione dei fattori di incertezza nelle valutazioni scientifiche. Il tutorial consiste in spiegazioni a video all'interno di un dashboard che dà accesso alle sezioni fondamentali di tali  documenti.

Tappe fondamentali

  1. 2021

    Novembre

    L'EFSA e la DG SANTE (Direzione generale della Commissione europea per la salute e la sicurezza alimentare) organizzano congiuntamente un seminario di formazione di due giorni sull'incertezza con i gestori del rischio dal titolo "Degree of certainty in scientific advice: implications for risk management and communication". Partecipano i gestori del rischio presso la Commissione e le autorità degli Stati membri, che evidenziano l'utilità di informazioni che siano accessibili in materia di incertezza e formulano suggerimenti per ulteriori migliorie.

  2. 2019

    Gennaio

    L'EFSA pubblica una guida alla comunicazione dei fattori di incertezza nelle valutazioni scientifiche. La guida affianca la guida tecnica del comitato scientifico dell'EFSA sull' analisi dell'incertezza Metodo per individuare le fonti di incertezza nel calcolo della valutazione del rischio e per stimarne dimensioni e direzione, così da poter tener conto degli errori. nelle valutazioni scientifiche del 2018. L'EFSA sta gradualmente implementando questi due nuovi documenti orientativi destinati a valutatori e comunicatori.

    Il nuovo approccio EFSA alla comunicazione delle incertezze scientifiche è stato reso possibile fondendo le competenze di sociologi, esperti di scienze naturali e comunicatori. Le conoscenze di esperti in ambito di ricerca sociale sulla comprensione delle incertezze da parte delle persone e la loro capacità di applicarle in un contesto di sicurezza alimentare sono state fondamentali nello sviluppo di questa nuova metodologia di comunicazione.

  3. 2018

    Autunno

    L'EFSA implementa le sue linee guida sull'analisi dell'incertezza in due fasi: in generale nelle aree scientifiche a partire dall'autunno del 2018; nelle aree dei prodotti soggetti a regolamentazione introduzione graduale negli anni a venire.

  4. Gennaio

    Pubblicazione della guidance on uncertainty analysis in scientific assessments (guida sull'analisi dell'incertezza nelle valutazioni scientifiche), approccio armonizzato dell'EFSA per valutare e tenere conto dei fattori di incertezza in materia di sicurezza alimentare e salute di animali e piante.

  5. 2017

    Gli esperti di scienze sociali si uniscono al gruppo di esperti dell'EFSA specificatamente per produrre line guida per i comunicatori come complemento alla guida per i valutatori.

  6. Dicembre

    Un seminario EFSA con valutatori e gestori del rischio segue la sperimentazione del progetto di guida dell'EFSA sull'incertezza nella valutazione scientifica, aiutando gli esperti a portare a termine il nuovo approccio armonizzato.

  7. 2016

    Marzo

    I gruppi di esperti scientifici dell'EFSA cominciano a sperimentare l’utilizzo della bozza riveduta della guida su almeno una delle loro valutazioni scientifiche. I riscontri ricevuti tramite la consultazione pubblica del 2015 hanno aiutato gli esperti dell'EFSA a rivedere e chiarire aspetti cruciali della bozza precedente.

  8. 2015

    Giugno

    L'EFSA indice una consultazione pubblica sulla sua bozza di linee guida sull’incertezza nella valutazione scientifica. Nel documento si propone una nuova “attrezzatura” standard di metodologie per l'analisi, la spiegazione e la giustificazione delle incertezze nelle valutazioni scientifiche.

    Esperti di punta e professionisti della scienza a fini normativi da tutta Europa e dal mondo prendono parte a un seminario organizzato dall’EFSA per raccogliere commenti e vedute sul progetto in corso per armonizzare e rafforzare le metodologie trasversali su cui si fondano le sue valutazioni scientifiche.

  9. 2013

    Il comitato scientifico dell'EFSA richiede un mandato di  autoassegnazione Processo con cui, nel corso delle sue normali attività, l'EFSA individua autonomamente una questione suscettibile di ulteriore analisi e decide di autoassegnarsi un mandato alla valutazione. per sviluppare una guida sull’incertezza nella valutazione scientifica come parte integrante di un importante progetto per aumentare la robustezza, la trasparenza e l'apertura delle valutazioni scientifiche.

  10. 2009

    Il comitato scientifico dell'EFSA pubblica i principi generali per garantire trasparenza nella  valutazione del rischio Campo specialistico della scienza applicata che comporta la disamina di dati e studi scientifici per valutare i rischi associati a determinati pericoli. Si articola in quattro fasi: individuazione del pericolo, caratterizzazione del pericolo, valutazione dell'esposizione e caratterizzazione del rischio., compresa la necessità di individuare e caratterizzare le incertezze.

  11. 2007

    Gennaio

    Il comitato scientifico dell'EFSA pubblica un  parere scientifico Documento scientifico che comprende: valutazioni del rischio su questioni scientifiche generiche; valutazioni di una domanda di autorizzazione all'immissione in commercio di un prodotto, una sostanza o un'indicazione; o l'esame di una valutazione del rischio. relativo alle incertezze nella valutazione dell'esposizione alimentare.

Ruolo dell'EFSA

Il comitato scientifico sviluppa metodologie armonizzate di valutazione del rischio su questioni scientifiche di natura multidisciplinare nei settori di competenza dell'EFSA, laddove non siano stati ancora definiti approcci a dimensione UE.

L'EFSA ha chiesto al comitato scientifico di sviluppare una guida sulle modalità con cui caratterizzare, documentare e spiegare le incertezze nella valutazione del rischio. La guida tratta le incertezze nelle varie fasi della valutazione del rischio, vale a dire l' individuazione dei pericoli Prima fase della valutazione del rischio, che prevede l'individuazione degli agenti biologici, chimici e fisici in grado di causare effetti avversi per la salute. e la loro caratterizzazione, la valutazione dell'esposizione Una delle tappe fondamentali della valutazione del rischio: valutazione accurata degli individui, o delle cose, che sono stati esposti a un pericolo, cui segue una determinazione dei quantitativi interessati. e la caratterizzazione del rischio Fase finale della valutazione del rischio, in cui la probabilità che una determinata sostanza provochi danni è calcolata alla luce della natura del pericolo e del grado di esposizione a esso di persone, animali, piante e/o dell'ambiente.. L'approccio armonizzato è applicabile a tutte le aree di lavoro pertinenti dell'EFSA, ma è articolato in fasi diverse.

Pur sviluppando la propria guida per i valutatori, il comitato scientifico ha riconosciuto la funzione cruciale svolta dalla comunicazione nel dialogo tra valutatori e decisori. Di conseguenza gli esperti di scienze sociali hanno aderito al gruppo di lavoro del comitato scientifico sull'incertezza per sviluppare una guida collaterale destinata ai comunicatori.

FAQ

La scienza è la ricerca della conoscenza. Gli scienziati si sforzano costantemente di colmare le lacune nelle conoscenze umane di come funziona il mondo. Spesso sanno molto dei loro settori di specializzazione; e sanno anche molto di ciò che non è noto. La fiducia che essi ripongono nelle loro conclusioni si basa sulla qualità delle evidenze scientifiche disponibili, sulla loro esperienza, sul giudizio nell'interpretare le prove e sulla loro comprensione del possibile impatto di ciò che non si conosce (cioè l'incertezza).

Individuare e descrivere le incertezze scientifiche, e spiegarne le implicazioni per le conclusioni delle valutazioni è una componente essenziale di una consulenza scientifica trasparente. Quando hanno a che fare con l’incertezza, i decisori hanno bisogno di sapere quali potrebbero essere i diversi esiti e in che misura siano probabili. Il modo in cui gli scienziati riferiscono le incertezze e il modo in cui organismi pubblici come l’EFSA le comunicano ai gestori del rischio, alle parti interessate e al grande pubblico può alterare la percezione dei rischi e benefici delle valutazioni e influire sulle relative decisioni politiche. Ciò può anche influenzare direttamente o indirettamente le scelte a livello individuale.

I valutatori del rischio come l'EFSA hanno il compito di circostanziare l'incertezza ai decisori e agli altri soggetti interessati, quando danno una consulenza scientifica. I decisori politici hanno il compito di dare soluzione alle conseguenze dell’incertezza sulle loro decisioni, cioè decidere se e in che modo il processo decisionale debba tener conto dell'incertezza.

E’ prassi abituale degli scienziati cercare di dare una risposta a tutta quella serie di fattori che potrebbero generare incertezza nelle loro valutazioni scientifiche. Il comitato scientifico dell'EFSA definisce l’incertezza facendo riferimento a "tutti i tipi di limiti nelle conoscenze a disposizione dei valutatori al momento di effettuare una valutazione ed entro l’arco di tempo e le risorse disponibili per la valutazione". Tra gli esempi si citano:

  • Eventuali limiti nella qualità e rappresentatività dei dati.
  • Mettere a confronto dati non standardizzati tra una categoria e l’altra o un Paese e l’altro.
  • La scelta di una metodologia di modellazione predittiva piuttosto che un’altra.
  • L’impiego di fattori standard (ad esempio il peso di un adulto di taglia media).

Qualificare l'incertezza con termini come "trascurabile", "bassa" o "alta" può dare un senso del grado di certezza dell’esito di una valutazione. Ma tali termini sono interpretati in modo diverso da persone diverse. Quantificare l’incertezza, per esempio, su scala percentuale è più efficace perché riduce lo spazio per eventuali ambiguità. Generalmente i metodi quantitativi sono tecnicamente più rigorosi dei metodi qualitativi, il che aiuta. Quantificare l'incertezza è dunque un metodo più solido e fornisce un quadro più chiaro ai decisori politici.

Probabilità è la misura naturale per esprimere e comprendere la probabilità relativa dei risultati. Il comitato scientifico dell'EFSA ha approvato una scala (sviluppata dal Gruppo intergovernativo per i cambiamenti climatici) per quantificare la probabilità di esiti incerti.

Scala di probabilità (IPCC, riveduta)

Termine di probabilitàGamma di probabilità soggettiva
Estremamente probabile99-100 %
Molto probabilmente90-99 %
Probabile66-90 %
Probabile come non probabile33-66 %
Improbabile10-33 %
Molto improbabile1-10 %
Estremamente improbabile0-1 %

Per comunicare tali indici di probabilità ai non addetti ai lavori, facciamo affidamento sulla certezza dei nostri esperti (cioè alla loro “affidabilità”) riguardo alla loro conclusione. Per esempio, se i valutatori scientifici possono definire la loro conclusione certa al 90-99% (molto probabile), in tal caso ci si può attendere che i responsabili politici e il pubblico avranno un livello elevato di fiducia in misure che siano in linea con tale conclusione. Se il risultato è certo al 33-66% (probabile come non probabile), il decisore potrà essere meno persuaso a seconda del maggior peso di altri fattori non scientifici (ad esempio, sociali o economici) e potrà essere più incline ad assumere misure precauzionali, a meno che non vi sia margine per ridurre l'incertezza (ad esempio attraverso nuove ricerche). Se i valutatori ritengono una conclusione certa all’1-10% (molto improbabile), i decisori potrebbero dare poco peso al parere scientifico al momento di decidere come procedere.

Quantificare le incertezze pone diverse sfide, ma non è impossibile. Ci sono diversi metodi quantitativi per caratterizzare l’incertezza. La bozza riveduta di linee guida EFSA sull’incertezza descrive in dettaglio una decina di metodi quantitativi. La scelta del metodo può dipendere da fattori come i tipi di incertezza individuati, l'esperienza e il tempo a disposizione per la valutazione. Molte incertezze relative ai dati, come la dimensione limitata del campione e l'errore di misura, possono essere quantificate in modo relativamente semplice utilizzando strumenti statistici consolidati. In altri casi, però, occorrerà il giudizio di esperti e, anche se soggettivo, potrà essere la gran forza di una valutazione scientifica, se ben motivato. Nel 2014 l'EFSA ha pubblicato una guida sui metodi formali per ottenere il giudizio di esperti, e sta sviluppando un programma di formazione per mettere gli esperti in condizione di formulare giudizi in termini di probabilità. Qualunque sia il metodo, è importante descrivere chiaramente perché e come ciascun metodo è stato utilizzato.

No, non è mai possibile quantificare le "incognite sconosciute" - incertezze di cui non siamo ancora a conoscenza - e anche alcune delle incognite conosciute possono essere troppo complesse o difficili da quantificare per gli esperti. Ai gruppi di esperti scientifici dell'EFSA viene chiesto di quantificare il maggior numero possibile di incertezze che riguardano le loro valutazioni, e descrivere qualitativamente quelle che possono individuare ma non quantificare.

No, l'approccio proposto dell'EFSA è flessibile e offre una scelta di strumenti da adattare alle circostanze di ciascuna valutazione. Il tempo dedicato all’incertezza sarebbe comprensibilmente limitato in una situazione di urgenza in cui potrebbe essere necessario fornire consulenza nell’arco di poche ore (anche se ciò è importante da affrontare, in quanto l'incertezza è spesso massima in tali situazioni). Maggior attenzione potrebbe essere dedicata alla valutazione delle incertezze nel corso di una disamina completa e di lungo termine di tutte le conoscenze scientifiche disponibili. Allo stesso modo, approcci diversi si applicherebbero a questioni ben studiate, con meno incertezze rispetto a quelle di prima linea nella conoscenza scientifica, in cui le evidenze possono essere più scarse.

La guida si rivolge principalmente a esperti dei gruppi scientifici dell'EFSA e ai loro gruppi di lavoro, al personale scientifico dell'EFSA e agli organismi che svolgono lavori scientifici per conto dell'EFSA. E’ utile anche ai gestori del rischio della Commissione europea e degli Stati membri dell'UE, che assumono decisioni sulla base dei pareri scientifici dell'EFSA. Una volta ultimate, le linee guida si applicheranno a tutte le aree di attività dell'EFSA e a tutti i tipi di valutazioni scientifiche, tra cui la valutazione dei rischi e tutte le sue parti costitutive (individuazione e caratterizzazione del pericolo Seconda fase della valutazione del rischio, che comporta la definizione della natura degli effetti avversi per la salute associati ad agenti biologici, chimici e fisici che possono essere presenti negli alimenti. Se possibile, il processo dovrebbe consentire la comprensione delle dosi interessate e relative risposte., valutazione dell' esposizione Concentrazione o quantitativo di una particolare sostanza che viene assorbito da un individuo, una popolazione o un ecosistema con una specifica frequenza nell'arco di un determinato lasso di tempo. e caratterizzazione del rischio).

La valutazione dell'incertezza richiede formazione da parte di alto livello sia per i valutatori sia per i decisori politici che utilizzano le valutazioni. L'EFSA sta formando i propri scienziati e lavorando assieme ai gestori del rischio dell'Unione europea ed altri valutatori del rischio europei e internazionali per promuovere una comprensione armonizzata della valutazione dell'incertezza.

A giugno 2015 l'EFSA ha invitato la comunità scientifica internazionale, i valutatori del rischio europei e nazionali, i comunicatori del rischio e i gestori del rischio, nonché i portatori di interesse dell'EFSA, a esprimere la propria opinione sulla sua proposta di approccio sistematico alla valutazione dell'incertezza. Per portare a compimento la bozza prima di sperimentarne la metodica sull’intero panorama della sicurezza alimentare, è stato necessario avvalersi del contributo di altri organismi scientifici consultivi e di esperti di analisi dell’incertezza in campo teoretico e applicativo, in particolare per i metodi proposti nel “toolbox”.

Tutorial

L'EFSA promuove la diffusione e l'attuazione pratica delle sue  guide all'analisi dell'incertezza nelle valutazioni scientifiche e relativa comunicazione nelle valutazioni scientifiche. Oltre alle periodiche sessioni formative rivolte agli esperti scientifici dell'EFSA, i membri delle reti EFSA, il personale EFSA e i gestori del rischio presso le istituzioni dell'UE e negli Stati membri, abbiamo sviluppato una serie di tutorial che possono essere utilizzati da chiunque abbia interesse o necessità di imparare a seguire tali approcci.

Tutorial multimediale questo dashboard fornisce un'introduzione pratica all'uso dei documenti guida EFSA all'analisi e alla comunicazione dei fattor idi incertezza nelle valutazioni scientifiche. Oltre a una guida alle sezioni principali dei due documenti guida, è possibile accedere ai pareri dell'EFSA nei i quali la guida è stata già messa in atto.

EFSA Uncertainty Tutorial
Watch it now

Una serie di tutorial video sul tema della valutazione del rischio chimico, ad esempio da pesticidi, additivi alimentari, contaminanti, e alla valutazione del rischio non chimico, ad esempio da pericoli biologici, salute degli animali, salute delle piante, sono disponibili anche nei precedenti corsi di e-learning sulle modalità di esecuzione di valutazioni dei fattori di incertezza.